Gaetano Fiore

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Gaetano Fiore

Gaetano Fiore è docente di Progettazione multimediale presso l’Istituto Statale di Istruzione Superiore Zenale e Butinone di Treviglio (BG) dove vive con la sua famiglia. Originario di San Giorgio a Cremano (NA), frequenta l’Accademia di Belle Arti di Napoli e si laurea in Scenografia con la tesi per la messa in scena di “Trommeln in der Nacht” di Bertolt Brecht.
Dal 1979 cura le scenografie di alcune rappresentazioni del gruppo teatrale d’avanguardia Libera Scena Ensemble, diretto da Gennaro Vitiello. Tale esperienza è di cruciale importanza per la sua formazione ed imprime una traccia inconfondibile in tutta la sua produzione artistica futura.
Negli anni Ottanta Fiore trova una sua prima espressione pittorica capace di trasfigurare la realtà in una fascinosa e surreale visione del mondo. Dipinge tele animate da piccole e grandi forme che pullulano in paesaggi sub-marini e terrestri. È del 1987 la sua prima mostra personale a Parigi.
La carriera di pittore prosegue parallelamente a quella di scenografo degli allestimenti di spettacoli per la regia di Pasquale De Cristofaro al Teatro Nuovo di Salerno e per la compagnia Il Globo di Roma. Dal 1990 in poi Fiore intraprende una ricerca meticolosa sull’astrazione incentrata su uno studio analitico di forme pure, seguendo idealmente la scia di Hans Arp e Alberto Magnelli. Nel 1996 conosce Paolo Puppa che scrive per lui testi critici illuminanti e con il quale instaura un rapporto di durevole amicizia, cementato anche dalla condivisa passione per il teatro e i suoi linguaggi espressivi. Nel 1997 fa visita a Salvatore Emblema, i consigli del quale hanno un impatto radicale sul suo modo di intendere la pittura: da quel momento le opere di Fiore si fanno sempre più rigorose ed essenziali ed il processo di astrazione delle forme naturali (grandi e piccoli alberi, tronchi, ramificazioni, boschi) viene gradualmente rarefatto nell’utilizzo spaziale del colore, in una nuova dialettica emotiva di luci e trasparenze.
Il fecondo scambio epistolare con il musicista Bill Dixon lo porta naturalmente ad approfondire la sua personale ricerca estetica sul tema della pittura totale. Andrea Petrai che, a più riprese, ha scritto sulla produzione pittorica di Fiore, presentandone anche alcune mostre, così sintetizza: “I colori nelle opere si espandono su grandi tele con gradualità, per poi diffondersi, dopo una stesura liscia e paziente, in molecole sature che definiscono uno spazio architettonico centrale. Il colore è immanente, totale, enigmatico. Il tessuto assorbe la luce e vibra pericolosamente, per gli impercettibili lampi accennati dalla trama del supporto”.
Numerose opere di Fiore sono custodite in prestigiose collezioni pubbliche e private, in spazi museali sia in Italia che all’estero.

Image en vedette: Le fond du jardin

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Immagine in evidenza: When Winter Comes

Esposizioni

Alcune pubblicazioni

Testi critici

Bill Dixon, When winter comes (1976)