Un viaggio nel Bridge – 4 –

by Danilo Battistelli, exclusive for The diagonales

Siamo alla terza tappa del nostro viaggio nel Bridge iniziato domenica 9 Agosto.
Quanti sono i pensieri, i propositi, gli studi che sono ricoperti dalla polvere portata e depositata dal venticello sornione della pigrizia? C’è una licita che non riuscite, con il vostro compagno, a liberare dalla polvere della rassegnazione per le ripetute incomprensioni?
Se ne esiste almeno una, è molto probabile che sia quella sull’uso appropriato del cartellino rosso del “Contro”. Un camaleonte che cambia pelle e linguaggio ad ogni smazzata. Impossibile che una gradevole brezza marina possa al tempo stesso alleviare il caldo d’agosto e dare anche luce e chiarezza a tutte le sfaccettature di questa poliedrica licita. Ma almeno ad una…quella del Contro Informativo…
Buona frescura e lettura. Non mandate in vacanza i vostri neuroni…

3IL CONTRO DEI DIFENSORI

Filosoficamente il Contro non è una Convenzione. Infatti nasce come parte integrante del Sistema Dichiarativo Naturale per “punire” una proposta di contratto avversaria ritenuta temeraria.  Il Contro ha avuto però negli anni una evoluzione camaleontica.

Ad esempio fino ai primi anni ’50 del secolo scorso, mentre il Contro dell’Interferente invitava – come oggi – il Compagno a parlare, il Contro del Rispondente sugli interventi a colore era invece generalmente codificato come “punitivo”.

L’Americano Mr. Alvin Roth intuì che erano venuti meno i vantaggi per “punire” con profitto l’intervento avversario a colore perché in quel periodo, a differenza di quanto accadeva ai primordi del Bridge, gli interventi venivano prevalentemente fatti con mani solide per punteggio e distribuzione.

Comprese che era preferibile usare una dichiarazione che desse al Rispondente la stessa possibilità che il Contro dava all’Interferente, cioè quella di invitare l’Apertore a fare una nuova dichiarazione. Si può dire che il Contro del Rispondente equivale al Contro Informativo dell’Interferente.

La sua prima definizione fu di Contro Negativo (Take out Double, se giocate su Internet) proprio perché non promette necessariamente forza d’apertura.

Fu poi Mr. Oswald Jacoby (l’ideatore delle Transfers) che nel 1958, in occasione di un torneo a New York, presente tra gli altri anche Mr. Roth, chiamò ironicamente il Contro del Rispondente con l’appellativo di Sputnik: erano gli anni del programma spaziale sovietico degli Sputnik e la nuova definizione dell’idea di Roth suggeriva che si trattava di un’idea talmente stravagante da apparire extraterrestre. Venne accolta con entusiasmo.

Oggigiorno c’è un’ampia varietà di Contro “standardizzata”, ma molte coppie hanno comunque accordi non sempre identici a quelli più spesso insegnati. È quindi opportuno chiederne sempre il significato. Io definirei il Contro come un Jolly dai molteplici significati, utilizzabile sia dalla linea giocante sia da quella avversaria. Il Contro è un po’ come la Pinella o il Jolly nel Burraco, si parva licet. Sarebbe inutile però avventurarsi nelle dichiarazioni più sofisticate se non si ha una perfetta conoscenza della licita in Contro. Troppe volte ho visto coppie che giocano da tanti anni, “cadere” proprio sulla incomprensione reciproca del Contro.


Il mio indimenticabile Maestro ripeteva: Danilo, se non sei padrone dell’uso del Contro i tuoi avversari giocheranno a palla con te!

Esattamente come accade per ogni licita, il significato di questo cartellino rosso assume un significato secifico nell’ambito della sequenza dichiarativa e si suddivide, in estrema sintesi, in due grandi categorie:

  • Contro punitivo
  • Contro a dichiarare

Il messaggio che il Contrante intende inviare al compagno non lo si interpreta né per telepatia né osservando gli astri, ma lo si desume in modo univoco, con estrema chiarezza, riflettendo sui princìpi e sulla logica del Sistema. A patto che né sui princìpi, né sulla logica si sia depositato un denso strato di polvere…




A. Contro Punitivo

Il Contro è punitivo quando nel corso della sequenza dichiarativa la linea hagià accertato la sussistenza di almeno una di queste condizioni:

  1. il compagno ha potuto descrivere compiutamente la propria mano nei tre elementi sostanziali che la definiscono: distribuzione, colori e forza,
  2. si possiedono più punti degli avversari, almeno 21-22,
  3. un precedente Contro aveva già le caratteristiche del Contro Punitivo.

Nei contratti di Slam – Piccolo o Grande – o anche su un contratto dimanche chiamato dagli avversari, è comunque possibile fare un contro punitivo convenzionale “codificato”. Tra questi ricordo il…

Contro Lightner

Dato dall’ultimo giocatore,a conclusione della licita di uno Slam a colore chiamato dalla linea avversaria, dopo che lo stesso Contrante ha accertato che l’attacco sarà portato dal Compagno.

Chiede un attacco che in base alla sequenza dichiarativa risulta talmente illogico (e quindi razionale se vi fidate – come dovreste – del Compagno) da rifiutare anche l’attacco nel colore licitato. Va alla ricerca del taglio.

In questo caso il Contro dà un’indicazione generica sull’attacco gradito. Chiede però espressamente di non attaccare né in Atout né nel colore (lungo) dichiarato in intervento.

Sta all’attaccante valutare con perspicacia la licita e osservare la distribuzione della propria mano per cercare la chicane del Partner e offrirgli subito un taglio.

OvestEst NordEstSudOvest
♠54♠A98 1♠2♣!5♣
♥3♥98 5♥P6♥P
♦8765432♦= P!PP
♣1054♣KQJ98762 P 

Giocante Sud. Attacco di Ovest, compagno del Contrante.   Escluso l’attacco in atout (♥) e quello nel seme dichiarato dal Contrante (♣). Ovest deve scegliere un attacco illogico tra ♦ o ♠ per offrire il taglio immediato. Le probabilità che Est sia chicane in un colore sono, ovviamente, più alte dove Ovest ha il colore lungo: attacco a ♦, taglio di Est, poi A♠ e il contratto è battuto.

B. Contro a Dichiarare

Il Contro è “a dichiarare” quando, banalmente, non ricorre nessuna delle condizioni elencate in premessa. 

Può essere utile tener presente che nella maggioranza dei casi il Contro è a dichiarare, tanto che ne esiste un’ampia varietà.

Qui viene presentato il Contro di uso più frequente, anche se non è utilizzato sapientemente con altrettanto frequenza e cioè il…

  • Contro Informativo dei Difensori

È il più noto, forse anche il più ricorrente, ma non altrettanto ben conosciuto. Viene dato, su apertura di Uno a colore, dal secondo di mano con 12-15/16 p.o.

Ma non sempre si ha la consapevolezza che anche la distribuzione e la composizione dei colori è determinante. Con una bilanciata di 12-14 p.o. non si devono avere più di due carte nel colore d’apertura. La distribuzione è necessariamente una 4-4-3-2.  

Sono ammesse tre carte (4-3-3-3) soltanto con 14-15 p.o.

 La mano ideale è una tricolore con il singolo nel seme dell’Apertore (4-4-4-1).

La dichiarazione di un colore in intervento è almeno quinta e serve per trovare i FIT asimmetrici (5-3 o 6-2).

Per trovare i FIT simmetrici 4-4, soprattutto nei colori nobili di ♥ e ♠, che sono sempre un obiettivo primario, i Difensori, non potendo intervenire con un colore quarto (che sarebbe interpretato dal Compagno almeno quinto), hanno a disposizione la dichiarazione di Contro.

È una dichiarazione che assume un significato variabile, a seconda del contesto dichiarativo in cui viene utilizzata.

La prima dichiarazione di Contro del secondo di mano (che non conosce ancora né distribuzione né forza del suo Compagno) assume sempre il significato di Contro a Dichiarare. È l’opposto del “Contro Punitivo, con cui si intende invece aumentare i punti sulle prese down degli avversari, quando si ritiene che non manterranno il loro contratto.

Il messaggio che il Contrante manda al suo Compagno è il seguente: “Voglio informazioni sulla tua mano (da qui la definizione di Contro Informativo) per verificare se in linea c’è un FIT 4-4 nei colori nobili; ti chiedo pertanto di dichiarare prioritariamente un colore nobile almeno quarto, anche se hai un colore minore più lungo”.

In questa fascia di forza (12-15/16 punti) il Contrante deve avere inderogabilmente un interesse a giocare nei due colori maggiori o nel colore maggiore restante non dichiarato dall’avversario.

Il Contro Informativo è una forcing bid.

Qualora il Rispondente dichiari “Passo”, il Compagno del Contrante è cioè obbligato a dichiarare anche – e soprattutto – con zero punti. Più il Compagno del Contrante è povero di punti, tanto più è imperativo dichiarare.
È necessario evitare che la dichiarazione di Contro, rimanendo nella licita, si trasformi in Contro Punitivo e faccia aumentare enormemente i punti che la linea avversaria segnerebbe qualora mantenga il contratto.

Requisiti del Contro Informativo

Forza: 12 – 15 (16) punti

  • 12-13 punti Contro Minimo
  • 14-15/16 punti Contro Massimo

Distribuzione: Tricolore (4-4-4-1) o Bilanciata,  esclusa la semi-bilanciata:

  • con il Contro Minimo è consentito avere soltanto     1 o 2 carte nel colore dell’Apertore (quindi solo la bilanciata 4-4-3-2 o la tricolore 4-4-4-1)
  • con il Contro Massimo anche 3 carte nel colore di apertura (ammessa anche la distribuzione 4-3-3-3).

A – Il Contrante

  • Contro Minimo (12­-13 punti)
  • Su apertura in un minore è preferibile avere due colori nobili quarti e un minore (diverso da quello di apertura) almeno terzo. Informa di poter giocare sia a Cuori sia a Picche e di poter accettare anche  il colore minore diverso da quello di apertura. È tollerato anche avere un solo colore nobile quarto e l’altro terzo ma soltanto nel caso in cui il partner possa nominare quest’ultimo colore a livello di uno e con l’altro minore quarto.

Es.: apertura avversaria 1♦ – con: ♠AQ6 KF85 65 K653: Contro

  • Su apertura in un maggiore, il Contro garantisce 4 carte nell’altro maggiore e accettabilità per Fiori e Quadri con uno dei due semi almeno quarto (4-4-3-2)

Es.: apertura avversaria 1♠

con: ♠4 ♥AF76 ♦KQ98 ♣K542     Contro

con: ♠42 ♥KF98 ♦AQ76 ♣K43    Contro

  •   Contro Massimo (14­-15/16 punti)

È consentito avere anche tre carte nel colore dell’Apertore(anche la 4-3-3-3 oltre a 4-4-3-2 e 4-4-4-1). In particolare:

  • è possibile avere un colore maggiore quarto e l’altro terzo (4-3-3-3), oppure
  • un colore minore non dichiarato dall’avversario anche doubleton (anziché almeno terzo), ma in questo caso con i due colori nobili devono essere comunque quarti.

Es.: apertura avversaria 1♦:

con: ♠AQ6 ♥KF85 ♦53 ♣A652 (4-3 nei maggiori e 4 carte a ♣): Contro

con: ♠AK43 ♥AQF4 ♦865 ♣ F6 (doubleton a ♣ ma i due nobili quarti): Contro

B – Il Compagno del Contrante

Se il Rispondente Passa, il Compagno del Contrante è obbligato a dichiarare, anche con zero punti. 

  1. Con 0­-11 punti dichiara nell’ordine:
    1. il proprio seme (anche di 4 carte) al minimo livello, dando sempre la priorità ai semi di ♥ e ♠ se non dichiarati dall’Apertore, anche se possiede colori minori più lunghi. Con entrambi i colori nobili quarti vale sempre il principio dell’economia: prima le ♥;
    1. 1 SA; se l’unico seme di 4+ carte posseduto è proprio quello di apertura, a condizione che abbia 8/9 – 10/11 punti e il fermo nel colore di apertura. Licita costruttiva, poiché non si può proporre un contratto a SA con una mano povera di punti. Nega una quarta nobile.
    1. con punteggio inferiore, pertanto, si deve dichiarare il colore terzo più economico.
  2. Con 9/10­-11 punti
    1. con un colore nobile quinto: dichiara il proprio   colore a salto, perché si ha la certezza di trovare un nobile almeno terzo in mano al Contrante e quindi di essere in FIT,
    1. con un colore nobile sesto: dichiara manche nel colore (4♥ o 4♠),
    1. con un minore sesto e mancanza di nobili quarti, lo si dichiara a salto. Il minore deve essere sesto perché il Contrante potrebbe avere soltanto due carte nel colore.

Il Contrante con il Minimo passa, con il Massimo chiama la manche.

  • Con 12+ punti e qualunque distribuzione
  • surlicita: forzante di manche. La linea deve dichiarare i semi nobili posseduti – anche quarti – per trovare il FIT e giocare 4♥ o 4♠, altrimenti orientarsi ad un contratto a 3 SA
  • Eccezione: i miei Appunti sono molto precisi sul tema del Contro e io non voglio ora trascurare questa precisione:
  • Con 10 + punti e almeno 5 carte compatte nel colore di apertura (caso molto raro, ma da menzionarsi per completezza espositiva) può dichiarare Passo trasformando il Contro Informativo del Compagno in Contro Punitivo.
  • Il Passo non proviene mai da una mano debole. Al contrario esprime una scelta consapevole ritenendo che si guadagnino più punti lasciando giocare il contratto contrato degli avversari.
  • Se il Rispondente dichiara, il Compagno del Contrante non   è più obbligato a parlare e se dichiara lo fa liberamente: se licita un nuovo colore   è necessariamente almeno quinto con una forza di 6-9 punti.

     C – Seconda dichiarazione del Contrante

Il Contrante deciderà la sua seconda licita, compreso il Passo, tenendo conto della risposta del Compagno e di quella del Rispondente.

Se:

  • il Compagno dichiara in quanto obbligato (dopo il Passo del Rispondente), suggerisco che il Contrante anche con FIT quarto debba passare sia con il Minimo sia con il Massimo,
    • l’Apertorefa una nuova dichiarazione, il Contrante può appoggiare al minimo livello per competere anche con mano minima (in posizione favorevole prima contro zona),
    • il Compagno surlicita: forcing manche. la licita deve proseguire fino alla dichiarazione di manche a SA o ad Atout.

N.B.: Fermi i requisiti di distribuzione e forza se preferite tenere uno stile di gioco più aggressivo e competitivo, prendete accordi specifici: il Contrante in FIT nel nobile dichiarato dal Compagno e solo con il Massimo (14/15 punti) può appoggiare al minimo livello. Il Compagno capirà che il Contrante ha almeno 14 punti; se lui avesse 10 punti chiuderebbe a manche. Con il mancato appoggio e il Passo – come da mio suggerimento – si perderebbe un possibile contratto di manche, ma più spesso eviterete di andare inutilmente down.

L’angolo degli errori da evitare

  • “Ho l’apertura voglio Contrare per far parlare il mio compagno”

Se non si hanno i requisiti distribuzionali idonei per intervenire né “a colore” né in “Contro” è opportuno dire Passo, senza lasciarsi affascinare dai propri punti (ho forza di apertura e non voglio passare!!!!).

Es.: apertura avv.:  1♦ – Con: ♠F5 ♥Q652 ♦AK ♣Q9532 = 12 punti, ma si deve dire Passo

Infatti:

  • “Contro” non è corretto, si hanno soltanto 2 carte di Picche, mentre promette almeno una 4-3 nei colori nobili. Se il Compagno, con mano debole, obbligato dal Contrante a licitare, dichiarasse le ♠, sarebbe disagevole giocare ad Atout soltanto con la 4-2 a ♠; né sarebbe utile che il Contrante facesse poi un’altra licita, per sfuggire dal gioco a ♠ non gradito, illudendo il Compagno di avere una forza maggiore (segnalerebbe un Contro Forte, qui non trattato).
  • Interferenza a “colore” non è corretta:
    • per dire 1♥ occorrono almeno 5 carte,
    • per dire 2♣ ne occorrono 6 e meglio onorate.

Considerazioni finali

Da quanto detto nei paragrafi precedenti emerge che il messaggio che il cartellino del Contro invia al compagno non è “opinabile”, “immaginabile” o “intuibile”, perché il contesto della licita conferisce univocamente il significato di Contro Punitivo o di Contro a Dichiarare.

  • Ne discende anche che non potremo dar corso alla nostra eventuale intenzione di punire la proposta di contratto avversaria se la sequenza dichiarativa assegnasse al Contro il significato a Dichiarare. E viceversa.

Arrivederci a domenica prossima


TAPPE PRECEDENTI

INTRODUZIONETAPPA 1TAPPA 2TAPPA 3TAPPA 4

Danilo Battistelli, Italiano, è nato a Gubbio nel 1948. Si è laureato nel 1972 a Siena (cum Laude) in Economia, con una Tesi sull’Unificazione Monetaria Europea.
Ha svolto la sua attività professionale nell’area finanza in Italia, in collegamento costante con Parigi, Bruxelles, Londra e Francoforte. Dopo essere stato Direttore Generale di CC&G SPA, facente parte del Gruppo Borsa Italiana e dal 2007 del London Stock Exchange Group, ha terminato la sua carriera a Francoforte presso la Banca Centrale Europea.

Oggi si dedica al suo hobby principale, il Bridge, a cui ha dedicato anche due libri di successo.